Parlando con alcuni di voi, che lamentavano il fatto di essere fuori forma, mi è capitato qualche volta di sentirmi dire che in realtà non mangiavano molto, un pranzo leggero per non appesantirsi sul lavoro ed una cena altrettanto leggera perché troppo stanchi. Spuntini? Raramente. Bevande addizionate di zuccheri? Quasi mai.
Vino, birra, etc.? Solo in alcune occasioni.
Allora io resto un po' perplessa perché, a meno di situazioni particolari, i conti non tornano!
Ecco perché consiglio di tenere un diario alimentare che è uno dei modi più semplici ed efficaci per prendere coscienza del proprio rapporto con il cibo e può rivelarsi uno strumento molto utile per il nutrizionista che vi segue. Inoltre può fornire informazioni preziose per collegare il consumo di alcuni cibi al verificarsi di reazioni avverse.
Il diario alimentare è fondamentalmente un registro dove annotare giornalmente cosa, quanto, a che ora, dove, come, con chi si è mangiato e bevuto.
Bisogna scrivere sia la quantità che la qualità degli alimenti, non trascurando se possibile la modalità di cottura. Questo ci darà un' idea della composizione dei pasti e dello stile alimentare a cui si è abituati. L'ora consente di capire se si è mangiato per fame vera o per altri motivi.
Il dove, come e con chi, perchè queste variabili possono influenzare le nostre scelte alimentari. Se ad esempio mangiamo davanti alla televisione, mentre siamo impegnati a fare altro oppure in compagnia, è probabile che venga sottostimato l'apporto calorico.
Infine sarebbe consigliabile annotare sia eventuali disagi avvertiti dopo i pasti per isolare più facilmente i fattori scatenanti, sia le emozioni che ci spingono a mangiare ( è fame? rabbia? noia?).
Il diario (ovviamente basta un normale quaderno) andrebbe compilato appena possibile dopo i pasti, perché dopo diventa più difficile ricordare e si rischia di tralasciare informazioni invece importanti.
L'ideale sarebbe incominciare a scrivere il diario già nei giorni che precedono la visita, in modo che avremo già materiale su cui evidenziare i punti critici della vostra alimentazione. Successivamente diverrà uno strumento utile per controllare l'aderenza al piano alimentare che vi viene assegnato.
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